(1290a.C.)Tebe, patria del faraone Sheti 1°, fu una città prosperosa.
L'amante del faraone, Anek-su-namun, da tempo sosteneva una relazione amorosa con il sacerdote Imhotep, custode dei morti.
Per caso un giorno il faraone si accorse di questa relazione cogliendo sul fatto Anek-su-namun e Imhotep. I due, presi dal panico, uccisero il faraone.
Subito le guardie di Sheti 1° accorsero sul luogo del delitto. Qui trovarono Anek-su-namun che per non venire catturata si tolse la vita.
Imhotep intanto era fuggito promettendo alla donna amata che l'avrebbe fatta risorgere. Così Imhotep e i suoi sacerdoti trafugarono il corpo di Anek-su-namun e lo condussero ad Hamunaptra, la città dei morti, dove riposano i tesori dell'antico Egitto.
Utilizzando il libro dei morti Imhotep cercò di riportare in vita Anek-su-namun ma le guardie del faraone lo avevano seguito e lo arrestarono prima che il rituale fosse stato compiuto.
Imhotep fu condannato a subire l'ome-dai, la pena più crudele che esistesse. La leggenda vuole che esso sarebbe rimasto sepolto non-morto per l'eternità.
(1923d.C.)Per molti anni gli uomini combatterono su questa terra sotto la sorveglianza degli Horas, discendenti delle guardie del faraone.
Qualche anno più tardi ad "il Cairo", in Egitto, una bibliotecaria di nome Evelin trovò una mappa nascosta in un'antica chiave che era stata sottratta dal fratello, John, ad un uomo che aveva combattuto nella città dei morti anni prima: O'Connell.
Evelin e John decisero così di seguire le indicazioni della mappa e quindi condursi ad Hamunaptra. Prima di fare ciò i due andarono a cercare O'Connell il quale era rinchiuso in una prigione e condannato a morte.
Grazie alla corruzione O'Connell venne liberato in cambio della promessa di guidare i due ricercatori ad Hamunaptra.
Insieme ai tre personaggi, molti altri ricercatori assetati di ricchezze si aggregarono per giungere alla città dei morti. Così qualche giorno dopo in gran numero di archeologi e ricercatori, arrivati ad Hamunaptra cominciarono a scavare ed esplorare alla ricerca di ricchezze e del tesoro più grande, il libro di Amun-ra denominato anche "il libro dei vivi" in oro massiccio.
Durante le ricerche molte trappole e tranelli posizionati dagli Egizi per proteggere i morti, decimarono il gruppo di esploratori che si ridussero ad un numero ristrettissimo; a questo si aggiunsero gli attacchi degli Horas intenti a scoraggiare i ricercatori.
Gli scavi portarono O'Connell e i suoi due compagni di spedizione al ritrovamento di un sarcofago, quello del sacerdote Imhotep. Per curiosità il sarcofago venne aperto. La stessa curiosità spinse Evelin alla lettura del libro dei morti che era stato ritrovato poco distante dal sarcofago.
Pronunciando le parole scritte nel libro, Evelin donò inconsapevolmente vita alla mummia del sacerdote Imhotep.
Subito questo essere portò male e distruzione impadronendosi dei corpi degli scavatori per ricostituire il proprio e seminando il panico tra tutti gli esploratori presenti. Questi, spaventati, fuggirono dalla città dei morti che ormai era assediata dal male e si diressero ad "Il Cairo".
Tuttavia Imhotep raggiunse persino quest'ultima città trascinando con se morte e distruzione aiutato da uno scavatore che si era messo al suo servizio per avere salva la vita. Oltre a tutto ciò Imhotep scelse immediatamente la sua vittima sacrificale che serviva per riportare in vita l'amata Anek-su-namun. Purtroppo la vittima scelta era Evelin.
Nel frattempo il sacerdote si impadronì del libro dei morti e raggiunse la completa ricostituzione del suo corpo.
Molte persone vennero schiavizzate dalla mummia vivente in cui si faceva sempre più forte il desiderio di riportare in vita la sua donna e di regnare per l'eternità.
In contrapposizione, si formò un'alleanza tra il capo degli Horas, e i tre temerari ricercatori:O'Connell, Evelin e John; intenti a rimediare all'errore commesso(quello di aver riportato in vita il sacerdote Imhotep). In favore a questo ultimo punto, i quattro scoprirono l'esatta locazione del libro di Amun-ra che sarebbe stato in grado di riportare Imhotep ad uno stato di prigionia, e si avviarono verso Hamunaptra per ritrovarlo.
Durante il viaggio la mummia, che ormai aveva assunto sembianze umane, rapì Evelin e la condusse alla città dei morti per raggiungere il suo scopo. Qui Imhotep
Riesumò i corpi mummificati dei suoi sacerdoti donandogli la vita e preparò il corpo di Anek-su-namun per avviare il rituale.
Nello stesso tempo O'connell e gli altri, giunti ad Hamunaptra, riuscirono a trovare il libro dei vivi. Così facendo i tre raggiunsero Imhotep e, leggendo la iscrizioni del libro di Amun-ra, risvegliarono le guardie del faraone le quali si rivoltarono contro la mummia di Anek-su-namun in un primo momento, e poi contro lo stesso sacerdote che venne privato dell'immortalità.
A questo punto O'Connell ne approfittò per porre fine all'incubo trafiggendo il corpo di Imhotep che prima di tornare nell'oltretomba pronunciò: "la morte è solo il principio".
Quando tutto sembrava tranquillo, per uno sbaglio, il traditore aiutante del sacerdote Imhotep azionò una leva che fece sprofondare sotto la sabbia del deserto l'intera città di Hamunaptra e che segnò la sua morte.
A fatica i quattro avventurieri riuscirono a scappare dalla città.
Tutto tornò normale.
Dopo la tremenda avventura i quattro valorosi personaggi tornarono alla loro vita portandosi con loro un sostanzioso bottino di oggetti preziosi.
Oltre al lieto fine, nacque un amore tra O'Connell ed Evelin che avevano vissuto direttamente e insieme la turbolenta e indimenticabile vicenda.
The end.